Un tempo nel curling, specialmente “open-air” venivano usate esclusivamente le scope di setole di cavallo oppure di saggina, una pianta erbacea annuale che, grazie alla sua ramificazione folta ed elastica, offriva un ottimo metodo per pulire il ghiaccio da neve ed altri detriti. Da quando il gioco si è spostato prevalentemente all’interno, dove l’accumulo di detriti è di molto inferiore, le setole di cavallo e la saggina non sono più benvenute: l’uso intensivo della scopa finiva per consumare le setole o i rami e la causa principale dei sassi deviati sul ghiaccio era la scopa stessa, che perdendo pezzettini contribuiva a sporcare il percorso del sasso. Si è così andati alla ricerca di una soluzione alternativa.

Una ventina di anni fa un’azienda canadese ha prodotto una scopa, chiamata “push broom”, con un cuscinetto sintetico al posto delle setole di cavallo. Il risultato: maggiore efficienza e minore fatica e sporcizia lasciata sul ghiaccio. Ben presto le scope di saggina furono vietate nel curling “indoor” ed la Federazione mondiale di Curling ammette oggi unicamente le scope in setole di cavallo come alternativa ai cuscinetti sintetici. L’introduzione di questi cuscinetti ha dunque permesso di incrementare ulteriormente la precisione del gioco.

Chiunque abbia usato un cuscinetto sintetico ha certamente osservato una cosa fondamentalie quando è nuovo, il cuscinetto non assorbe acqua! Questo fatto è dovuto al materiale utilizzato per foderare il cuscinetto: nella variante più diffusa si tratta di una stoffa chiamata “Cordura”, una fibra di nylon molto resistente che trova moltissime applicazioni nel quotidiano, per esempio in come rivestimento di borse, zaini e scarpe.

Il funzionamento di un cuscinetto sintetico È molto semplice: applicando pressione sulla scopa, il cuscinetto a contatto con il ghiaccio scioglie, per frizione, un sottile strato di acqua, sul quale il sasso scivola con meno attrito. Più è alta la pressione, maggiore sarà l’effetto desiderato.

Ma la domanda fondamentale è: quanto dura un cuscinetto sintetico?

La risposta dipende ovviamente da un numero di fattori:

  1. La posizione dei giocatori: i “lead” ed i “second” devono spazzolare molti più sassi di Skip e Vice-skip, per cui il consumo sarà maggiore.
  2. La pressione applicata sul ghiaccio: visto che l’effetto del cuscinetto è maggiore all’aumentare della pressione, un giocatore “potente” consumerà il proprio cuscinetto molto più rapidamente di un giocatore fisicamente meno possente.
  3. La frequenza di gioco: nell’equazione non dobbiamo ovviamente dimenticare la frequenza con cui il giocatore scende sul ghiaccio. Un curler che gioca una volta alla settimana o meno dovrà ovviamente sostituire il proprio cuscinetto con minor frequenza di un giocatore che disputa più partite alla settimana o è spesso impegnato per tornei.

Come faccio a capire se il mio cuscinetto è da cambiare?

La prima cosa da osservare è il suo stato generale. Il colore della parte a contatto con il ghiaccio è molto diversa da, per esempio, il bordo del cuscinetto? È lucido? Se sì, la risposta più probabile è che il cuscinetto sia “in fin di vita”.

Un altro test da fare è quello di passare un dito sulla superficie del cuscinetto. È liscio come la seta? Allora è da cambiare: un cuscinetto, per poter creare l’attrito necessario sul ghiaccio, deve avere un minimo di ruvidità.

Ultimo test che si può effettuare è far cadere una (una!) goccia d’acqua sulla superficie. Se l’acqua viene trattenuta dal cuscinetto, è giunto il momento di considerarne la sua sostituzione: sul ghiaccio un simile cuscinetto infatti funzionerebbe “all’opposto”, asciugando lo strato d’acqua che in realtà vogliamo generare.

In caso di dubbio, si può applicare la seguente regola: investire in un cuscinetto nuovo ad  ogni stagione sicuramente non è una cattiva idea; per chi gioca più spesso, un cambio a metà stagione, o anche più spesso, è certamente raccomandabile.

Il prezzo del cuscinetto, che si aggira sulla trentina di Franchi, non giustificherà mail l’aver perso QUELLA importante partita perché il nostro sasso si è fermato due centimetri dal centro…

Come faccio a mantenere “in forma” il cuscinetto?

Il cuscinetto fa parte della dotazione sportiva del curler e come per scarpe, pantaloni, ecc. va trattato con una certa cura. Possibilmente anche durante, ma in ogni caso dopo ogni partita, va pulito con una spazzola (spesso presente nei palazzetti) e liberato di tutte le impurità che si accumulano sulla sua superficie. Qualora dovesse essersi bagnato, il consiglio è di metterlo ad asciugare p.es. su un termosifone. È utile pure proteggerlo durante il trasporto, per esempio con una calza oppure un sacco per scope.

Questi sono piccoli accorgimenti che ci aiuteranno a massimizzare la vita del nostro cuscinetto. Quando per lui non ci sarà più niente da fare, l’unica alternativa è acquistarne uno nuovo oppure farlo rifoderare (in Ticino p.es. il CC Lugano dispone del materiale per rifoderare i cuscinetti).

 

> Adattamento libero di F. Albonico da “Dr. Goldline: When to Replace Your Curling Brush Head“.