La Svizzera si riconferma per la quarta volta in cinque anni la nazione più forte al mondo! Il team nazionale, composto quest’anno dal CC Flims ovvero dalla skip Binia Feltscher, Irene Schori (third), Franziska Kaufmann (second), Christine Urech (lead), Carole Howald (alternate) e dal coach Al Moore, ha sconfitto in finale una gasatissima nazionale giapponese (Skip: Satsuki Fujisawa, Third: Chinami Yoshida, Second: Yumi Suzuki, Lead: Yurika Yoshida, Alternate: Mari Motohashi e coach: J.D. Lind) al termine di un match molto equilibrato caratterizzato dall’altissima precisione delle nipponiche e da un gran cuore delle elvetiche.

Per la Federazione SwissCurling si tratta della definitiva consacrazione nell’olimpo del Curling mondiale: con questa vittoria, infatti, la Svizzera supera per la prima volta il Canada nel ranking mondiale della World Curling Federation e, parallelamente, intasca una qualificazione quasi matematica ai Giochi Olimpici di Pyeongchang (KOR) del 2018.

La partita ha vissuto due momenti ben distinti: fino alla pausa del 5° end, il match è stato giocato in modo particolarmente difensivo da entrambe le squadre: i pochi sassi in gioco e pochi rischi presi hanno portato ad un parziale di 2 a 1 per la Svizzera. Ben diversa è stata la seconda metà della partita, che ha visto entrambe le squadre adottare un atteggiamento molto più aggressivo. Quella che poteva sembrare una svolta nella partita è arrivata alla settima mano, con Binia Feltscher che approfitta di uno dei pochi errori della skip giapponese per una casa da 3 e un parziale di 5 a 3, vanificato purtroppo nella mano successiva dalla risposta giapponese che, a sua volta con una casa da 3, rimette tutto in discussione. Un capolavoro di Binia al nono End regala alle Svizzere il provvisorio vantaggio 7 a 6 ma al contempo concede alle nipponiche il vantaggio dell’ulimo sasso nell’ultima frazione, dove – presumibilmente complici il nervosismo e l’inesperienza di una comunque bravissima Fujisawa, dapprima sbaglia un takeout relativamente agevole e poi non riesce a piazzare nel 4-foot un draw che le avrebbe perlomeno permesso di accedere all’End supplementare. Comprensibile la delusione del team giapponese che in ogni caso ha scritto una pagina della storia di questo sport conquistando la prima medaglia ad una competizione mondiale!

Per Binia e compagne si tratta della seconda affermazione mondiale dopo l’oro vinto sempre in Canada nel 2014 con la medesima formazione. Una serie di vicissitudini personali dei membri del team hanno fatto sì che il team Flims non fosse inserito, alla vigilia, nella rosa delle squadre favorite; ancora una volta però lo spirito di team di questa squadra, onorata anche del “Frances Brodie Award” a Irene Schori quale premio per la giocatrice che maggiormente incorpora lo spirito del Curling ed i suoi valori, ha saputo avere la meglio su team più blasonati come il Canada (quarta e fuori dal podio), Scozia (quinta) e Svezia (solo nona, una vera delusione).

Tra le nazioni in gara anche la squadra italiana della skip Federica Apollonio e composta da Claudia Alverà, Maria Gaspari, Chiara Olivieri e Stefania Menardi in rappresentanza del Curling Cortina d’Ampezzo; per le ragazze ampezzane un bilancio non eccelso ma comunque notevole visto che fino alla scorsa stagione l’Italia figurava nel gruppo B dell’Europeo e in meno di 12 mesi Apollonio e compagne sono riuscite a risalire nel gruppo A ed a vincere lo spareggio per questi mondiali canadesi. Se i buoni risultati a livello europeo vengono confermati anche l’anno prossimo, nulla osta ad una loro nuova partecipazione mondiale, in questo caso con un bagaglio di esperienze più ampio capace di regalare maggiori soddisfazioni anche sul ghiaccio.

L’anno prossimo i mondiali femminili saranno in scena a Pechino; la formazione che vi parteciperà per la Svizzera sarà stabilita nel corso dei campionati nazionali che si svolgeranno a febbraio in località non ancora nota. Quel che è certo è che la Svizzera può contare su un buon numero di squadre di alto livello e questa competizione interna si traduce in ottimi risultati a livello internazionale. Questo sistema è stato esteso anche alle categorie giovanili, cosa che fa ben sperare anche per il futuro.

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