Il gioco lento è un problema che si pone a tutti i livelli, perfino ai campionati nazionali ed internazionali ci sono squadre che si prendono tutto il tempo del mondo quando giocano. Nei tornei solitamente viene accordata una finestra di due ore, e ciò avviene per buoni motivi: qualcuno vuole pulire e ripreparare il rink appena si è terminato, oppure è prevista un’altra partita di lì a poco, senza menzionare il fatto che i giocatori possono avere altri impegni (sul ghiaccio e non) dopo l’incontro.

Ecco quindi cinque idee che possono aiutare ad accelerare il gioco sul ghiaccio ed a mantenere un buon ritmo durante la partita.

  1. Presentarsi sul ghiaccio cinque minuti prima dell’inizio della partita. È importante allocare sufficiente tempo per l’obbligatoria stretta di mano ed il lancio della monetina, affinché le partite possano iniziare effettivamente all’orario prestabilito.
  2. Il giocatore deve essere pronto al tiro non appena il proprio Skip prende possesso della “casa”. Non appena la squadra avversaria ha rilasciato il sasso, il prossimo giocatore può già iniziare la sua routine di preparazione, posizionandosi nell’hack, pulendo il sasso e il ghiaccio, affinché sia subito pronto a giocare non appena tocca giocare alla propria squadra. Gli sweeper possono senz’altro occuparsi di guardare cosa capita al sasso degli avversari, mentre il giocatore deve concentrarsi sul suo imminente tiro.
  3. Allenarsi ad un curling “non-democratico”. Continui commenti sulla strategia sono raramente apprezzati o produttivi. In definitiva, è lo Skip ad essere responsabile del gioco e sul ghiaccio NON è il posto dove si mette in dubbio lo skip anche se non si è d’accordo con la strategia. Il continuo battibeccare non solo sminuisce la confidenza dello Skip, ma rallenta sensibilmente anche il gioco. Il o la Responsabile della casa dev’essere messa nelle condizioni di chiamare la strategia anche se per lui o lei si tratta della prima esperienza. Qualora si ritiene che ci siano problemi o dubbi con la strategia messa in campo dalla squadra, se ne può discutere davanti ad un drink dopo la partita oppure, ancora meglio, durante una sessione di allenamento.
  4. Non rimuovere i sassi degli avversari. Si tratta di una forma di cortesia tanto arcaica quanto pericolosa che sta lentamente scemando, quella di aiutare l’avversario a rimuovere i sassi dopo la fine dell’End. Non solo si crea un potenziale pericolo in quanto sassi “vaganti” possono finire contro le malcapitate gambe dei giocatori, ma soprattutto non abbiamo modo di sapere con quale ordine l’avversario intende giocare i propri sassi. Magari a causa di sassi non perfettamente identici nel comportamento, lo Skip vuole giocare i sassi 2 e 8: noi non abbiamo modo di saperlo. “Aiutando” l’avversario a riordinare i sassi di fatto stiamo quindi soltanto perdendo tempo: il nostro, ma anche il loro.
  5. Non preoccupatevi di riordinare i sassi nell’angolo dopo ciascun end. Esatto… A chi importa? L’ultima volta che ho giocato sono riuscito a trovare i miei sassi in un attimo; nella peggiore delle ipotesi ho 2 possibilità su 8 di indovinare. Rimettere i sassi in ordine costa molto tempo e non serve praticamente a niente. L’unica volta che è assolutamente necessario rimettere tutto in ordine è alla fine dalla partita, prima di abbandonare il rink.

Questi sono solo alcuni dei suggerimenti che possono aiutare a velocizzare il gioco; cercate di metterne in pratica quante più possibile senza perdere il focus sulla partita. Non c’è niente di peggio dell’avere la reputazione di essere LA squadra lenta!

> Articolo originale “House Call: Five Ways to Combat Slow Play” della Federazione Canadese di Curling.
Trad. libera F. Albonico.